Care e cari,
ci è sembrato opportuno proporvi di celebrare la Giornata internazionale della donna ricordando Elisabeth Ibrahim Ekaru, un’attivista keniana assassinata i primi di gennaio. Elisabeth faceva parte di un gruppo di eroiche donne che difendono i diritti umani nel paese africano, mettendo a rischio il loro benessere, la loro sicurezza e persino la loro vita nel perseguimento dei loro ideali, lottando instancabilmente per i diritti delle donne e per la tutela dell’ambiente.
Ekaru è stata pugnalata a morte nel nord del Kenya ai primi di gennaio per una disputa terriera con un vicino. Il processo contro il suo presunto assassino ha avuto luogo il 25 gennaio. Tuttavia, il presunto assassino si è dichiarato “non colpevole”. Un nuovo processo è stato programmato per questo mese.
Non si tratta di un caso isolato di violenza contro le donne che difendono i diritti umani in Kenya. Il 15 luglio dello scorso anno, Joannah Stutchburry, attivista della foresta di Kiambu, è stata assassinata. Finora non sono stati effettuati arresti in relazione a questo crimine.
In agosto, due difensori dell’ambiente e attivisti, Anastacia Nambo e Kavumbi Munga di Mombasa, hanno ricevuto minacce di morte mentre lottavano contro l’inquinamento ambientale.
Di fronte a tali eventi, l’organizzazione ha chiesto al governo giustizia per gli attivisti assassinati e, allo stesso tempo, di impedire che tali eventi si ripetano. PBI accompagna i difensori kenioti e le keniote nella loro ricerca di giustizia per gli attacchi contro i loro colleghi, e anche per garantire che possano continuare il loro lavoro vitale nonostante il rischio.
Per maggiori informazioni e approfondimenti sul lavoro di PBI Kenya, vi invitiamo a visitare il loro sito web.
Saluti di pace e mimose.